16 febbraio 2013

L'apertura della Biblioteca


Molti studenti non sanno di preciso cosa c'è dietro al Progetto Biblioteca di questo A.S 2013.
Proprio per far capire meglio a tutti cosa rappresenta questa iniziativa mi sembra doveroso e giusto pubblicare qualcosa a riguardo.
Questo è ciò che ha scritto un docente del nostro Liceo. La professoressa Tucciarone


"Qualche tempo fa un autorevole ministro del governo Berlusconi, per giustificare i tagli alla scuola e alla ricerca, sostenne che “ con la cultura non si mangia”, frase sufficiente di per sé a qualificarne lo spessore. 
Con il governo dei “professori” e dei “tecnici” ci si sarebbe aspettata una diversa impostazione nella scelta dei tagli ed invece ci risiamo: i budget delle scuole sono stati non tagliati, ma addirittura azzerati. La cultura fa parte del superfluo, degli sprechi, l’ignoranza evidentemente paga e produce ( pecore?  sudditi?).
La nostra biblioteca, un tempo fiore all’occhiello dell’istituto, ha subito nel tempo una serie di attacchi, a partire dallo spostamento della bibliotecaria in segreteria, quasi l’incarico di bibliotecario fosse intercambiabile con qualunque altro. Dopo anni di chiusura o di parziale e poco oculata apertura, qualche tempo fa un gruppo di docenti, dietro un magro compenso, ha deciso di rivitalizzare la biblioteca, che ha ricominciato a funzionare e ad accogliere iniziative come gli Incontri con l’autore, progetto che ha permesso agli studenti di incontrare e porre domande ad autori viventi ed operanti in Italia.
Tutto bene, allora!  No, quest’anno la scuola non può nemmeno pensare di attivare questo progetto, nessun progetto, non ci sono soldi per la cultura, evidentemente considerata inutile.
Non accettiamo che la nostra biblioteca torni ad ammuffire, che i libri, compagni, amici e maestri di tanti di noi e di tanti studenti giacciano inattivi negli scaffali. Non ci stiamo! Non vogliamo che le giovani generazioni vengano private di un così importante strumento di crescita.
Perciò apriremo a turno la biblioteca, sostenuti ed aiutati da alcuni studenti.
La collaborazione tra “fannulloni” e “bamboccioni” forse riuscirà a contrastare, almeno in parte, il tentativo di appiattire ed omologare le menti."

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